*
il giorno mi cresce addosso come un notturno
tra la tazzina sporca di caffè ed i rammendi che vesto
per guadagnare un bis, anche più caldo, dopo il temporale
sento lavoro sulle foglie, il ticchettio nocciola
l’urlo, che stringe ad ogni cerchio che la pioggia cade
si diluirà l’assaggio di acque senza ferro
il pronto e via d’un gioco alla scomparsa
-conterò fino a venti dall’uscita del sole-
Mi attendono le mosche, con un’ingenuità di morte
o d’insistenza, e l’ombra del camino
dove impiglia la coda del mio abito da sposa
*
dita vuote alle cicale
*
tutto a capo
la pelle come un ritorno
muto, quasi nuovo
albero che traccia giri d’anello
gli occhi
a riguardare unghie
che non sanno scavare
*
rapido il gusto, la forma che incarna multipli
poi singoli, a decidere il bivio, una traccia
le bricioline bianche come misure sottopelle
invenzioni di anni felici; il gelo che aggrappa
coordinate fragilissime ai fili dell’altalena
per leggere altro di Carmen Foresta :
8 risposte a “Carmen Foresta – Poesie”
folgoranti i primi versi, un bel leggere
complimenti
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Grazie Massimo. Sono felice del tuo gradimento.
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una scoperta per me.
ed è stato subito amore.
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Un abbraccio a te!
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Grazie ad Antonella per aver portato i miei versi in questo blog di grande prestigio.
Un caro saluto a lei e a tutti gli autori e redattori del sito.
Carmen
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è stato un immenso piacere*
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ho creduto in te fin dalla prima sillaba Carmen, Brava, brava davvero!
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leggerti è sempre qualcosa che nonti lascia indifferente.
un abbraccio
jo
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